Tra le gemme che tutti conoscono ve ne sono alcune considerate rarissime e dal valore quasi inestimabile per le loro caratteristiche e la difficoltà che si dimostra nel reperirle.
La Bixbite o “smeraldo rosso” è una di queste. Essa è una varietà del berillo che per la presenza della manganese come elemento all’interno del reticolo cristallino della sua struttura ne determina la colorazione rossa.
Fu scoperta nel 1904 da Maynard Bixby, il quale diede il nome dopo l’estrazione di un esemplare trovato nella miniera di Violet Topaz, nello stato dello Utah.
L’Alessandrite è un altro esempio. Appartiene alla varietà del crisoberillo e la sua particolarità estetica fa di lui una rarità nel mondo delle gemme.
L’esposizione della pietra alla luce, a seconda che sia naturale o artificiale, caratterizza il colore nelle sue sfumature rosso rosate fino al verde.
Questa pietra prendo il nome dallo zar russo Alessandro II, il quale ricevette la gemma in dono dal conte Perowskij il giorno del suo sedicesimo compleanno nel 1830.
I giacimenti più celebri sono quello degli Urali insieme a quello dello Sri Lanka.
Va sicuramente menzionata, poi, la Pianite. Scoperta nel 1950 in Birmania, è un minerale classificato come il più raro al mondo, quasi divino nell’antichità.
Nel 2005 ne furono scoperti 25 esemplari a Nord della Birmania.
Riconoscibile per il suo colore dal rosso-arancione al marrone, la painite contiene oligoelementi quali calcio, zirconio, boro, alluminio, ossigeno, cromo e venadio.
La presenza di tracce di ferro ne determinano la colorazione.
Per concludere troviamo, infine, la musgravite, una gemma nota più per la sua rarità che per la bellezza. Dal colore grigio-brunito trasparente, fu scoperta nel 1967 in Australia meridionale, sulla catena montuosa Musgrave.
Molti esemplari vennero nel tempo scambiati con la Taoffeite per la loro somiglianza chimica e visiva.
Fino al 2005 se ne contavano solo otto esemplari, mentre di recente ne sono state rinvenute alcune specie in Groenlandia, Antartide, Sri Lanka, Madagascar e Tanzania.